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COLTIVARE L'AGLIO ORSINO SELVATICO

piantine aglio orsino

L'autunno è il classico momento per trapiantare i bulbi di aglio orsino selvatico ma non è l'unico momento in cui possiamo decidere di coltivarlo. Infatti, le piantine di aglio orsino in fase di sviluppo vegetativo si possono trapiantare durante le prime settimane di primavera, allargando la finestra di tempo in cui è possibile la messa a dimora in piena terra o vaso di questa preziosa erba selvatica.
I bulbi e le piantine di aglio orsino si prestano bene alla coltivazione quanto i semi, ma hanno una marcia in più. 
Trapiantando esemplari selezionati in base all'età questi produrranno fiori e semi fin dal primo anno di coltivazione.
Il tempo necessario per permettere al seme di diventare bulbo maturo, capace di produrre i fiori, è di circa 3 anni.

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Messa a dimora bulbi e piantine di aglio orsino

Per trapiantare i bulbi si procede interrando gruppi di 3 o più ad una profondità di 10cm, distanziando a circa 5-8 cm un gruppo dall'altro. 
In natura, ritroviamo fino a 20 esemplari tutti raggruppati nello stesso punto. 

Per le piantine va bene la stessa disposizione descritta per i bulbi ad eccezione della profondità di interramento. Le piantine infatti hanno un "gambo sotterraneo" (appendice bianca che separa il bulbo dalla base delle prime foglie Vedi Foto) di lunghezza variabile, motivo per cui la profondità di interramento da scegliere è relativa alla lunghezza di questo tratto.
La profondita giusta per le piantine sarà quella che permettera di tenere emerso dal suolo solamente il tratto che va dalla base delle foglie in su.


La densità media per metro quadrato, che riscontriamo nei boschi, è di circa 100 esemplari.

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Substrato per la coltivazione in vaso

Per la coltivazione in vaso si può usare un terriccio universale arricchito con humus di lombrico e gusci di uova sbriciolati. I gusci delle uova sono fatti al 95% di carbonato di calcio, ti aiuteranno a rendere il terriccio un po più calcareo. 
Il fondo del vaso deve drenare bene l'acqua in eccesso. 
I ristagni di acqua sono da evitare assolutamente in quanto producono marcescenza radicale e conseguente morte della pianta.

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Esposizione luminosa

Scegliete le zone ombrose, dove le future piantine prenderanno la luce diretta del sole per brevissimi periodi e soprattutto lontani dai momenti di massimo calore.
Il sole diretto brucia irrimediabilmente le foglie dell'aglio orsino. 

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Osservazioni utili

I boschi in cui raccogliamo l'aglio orsino hanno un terreno ricco di humus di lombrico, risultato della decomposizione di foglie di latifoglia, è umido e di costituzione limoso-argilloso con buona presenza di carbonato di calcio. 

L'aglio orsino è un erbacea estremamente resistente al freddo e i suoi bulbi non temono le gelate ed una temperatura fino a -15C°.

Durante la fioritura è bottinata da Apis melifera per il polline. 

Le radici di Allium ursinum spesso sono associate al micelio di Morchella esculenta

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SVILUPPO E RACCOLTE:
Il primo sviluppo delle piantine avverrà in primavera. I germogli appena nati impiegheranno 30/40 giorni per svilupparsi completamente. Al termine dello sviluppo vegetativo inizierà la
fioritura e durerà per circa 30 giorni. 
Di questa pianta si raccolgono le foglie, i fiori e i bulbi. 
Per cui i periodi di raccolta si dividono in 3 momenti: in primavera si raccolgono le foglie, a fine primavera si raccolgono i fiori quando sono fuoriusciti dalle brattee e in autunn, quando le piantine sono ormai completamente decomposte  dal suolo, è disponibile il bulbo sotterraneo.

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aglio orsino in vaso

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